Al 9′ il portiere granata Sirigu cade male sul ginocchio: stringe i denti ed è decisivo. Ecco la sintesi di Verona-Torino

Un pareggio preziosissimo quello del Torino a Verona: non tanto perché al Bentegodi i padroni di casa spaventano per lunghi tratti i granata, ma anche perché a Benevento i giallorossi perdono col Cagliari. Il Toro ora è a più 4 dai sanniti, avendo così guadagnato un ulteriore punto, mentre i sardi raggiungono in classifica proprio il Torino. Segna Vojvoda a cinque minuti dalla fine, pareggia i conti Di Marco: a Verona finisce così 1-1.

Il primo tempo: Sirigu si fa male, ma resta in campo ed è decisivo

Per la sfida del Bentegodi, Nicola sceglie ancora Vojvoda sulla fascia e conferma la coppia d’attacco Sanabria-Belotti. In difesa c’è Buongiorno al posto dell’infortunato Izzo. Al 7′ pericolosi i padroni di casa: Salcedo trova Sirigu ad opporsi al suo colpo di testa con una grande parata. Poi grande brivido provocato allo stesso Sirigu, al 9′: non tanto per un errore, quanto perché cade male sul ginocchio dopo un intervento in presa alta. Entra lo staff medico e per qualche secondo si teme che il giocatore possa non farcela. Il portiere si alza in piedi dopo un paio di minuti e la sfida prosegue con Sirigu ancora tra i pali. Al 18′ ci prova Kalinic ma la conclusione finisce fuori. Al 23′ rischia tantissimo il Verona: Pandur interviene da centro area su una conclusione di Ansaldi ma anziché allontanare il pallone sull’esterno lo indirizza in porta. Decisivo Ilic che salva sulla linea. Al 39′ pericolosissimo il Verona: punizione degli scaligeri, Sirigu respinge ma la palla arriva al limite a Zaccagni che va subito alla conclusione. Paratissima di Sirigu, sul centrocampista poi ancora un tiro di Barak a cui si oppone Belotti. Pochi secondi dopo ancora una chance per la squadra di Juric: Lazovic dribbla Nkoulou (già ammonito, oltretutto pure diffidato) ma trova l’esterno della rete anche grazie all’uscita di Sirigu che gli chiude lo specchio. Si va al riposo sullo 0-0.

Secondo tempo: vantaggio Vojvoda, risposta di Dimarco

Non passano nemmeno cinque minuti e Nkoulou deve fermarsi per infortunio. Nicola spedisce così in campo Lyanco, che col Milan mercoledì potrebbe giocare ancora una volta al posto del camerunese, che anche dovesse ristabilirsi salterà per squalifica la sfida ai rossoneri. Poco prima c’era stata la conclusione a giro di Salcedo, terminata fuori. Al quarto d’ora ci prova Belotti ma gli si oppone il portiere del Verona. Nel frattempo Nicola aveva richiamato in panchina sia Verdi che Rincon inserendo Lukic e Baselli. Pressione della squadra di Juric: Sirigu al 24’ deve opporsi a Lasagna. Il Toro non riesce più a rendersi pericoloso e così Nicola sceglie di sostituire la coppia d’attacco, al 33’. Dentro Bonazzoli e Zaza, fuori Sanabria e Belotti. Proprio Bonazzoli, all’84’, ha una grandissima chance: il sinistro dell’attaccante granata trova il piede di Pandur che interviene sul diagonale dell’avversario. È il preludio al gol e lo segna ancora Vojvoda: come col Parma, l’intuizione è di Ansaldi, che crossa per la testa dell’esterno. Panchina granata in festa con gli uomini in campo, compreso Nkoulou, aiutato da Belotti a raggiungere il resto del gruppo. Non ci sta il Verona, e infatti a tre minuti dal novantesimo Dimarco, ancora lui come all’andata, pareggia i conti con un gran gol dal limite.

Salvatore Sirigu
Salvatore Sirigu
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ultimo aggiornamento: 09-05-2021


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granataenientepiu
3 anni fa

Per me siamo praticamente salvi. Ci manca la certezza matematica, d’accordo. I tre punti d oro li prenderemo ( se perdiamo col Milan ) a Roma. Ne sono certo, anche se mi darete del matto. Buona serata

ardi06
ardi06
3 anni fa

Io dico solo che se hai l’opportunità di vincere una partita come questa, dove hai praticamente solo subito, a cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare, con l’importanza grandissima di poter prendere tre punti, visto anche il calendario nostro e delle altre, non puoi buttarla via in questo modo. Piuttosto… Leggi il resto »

andrepinga
andrepinga
3 anni fa

Alzi la mano chi dopo l’andata pensava di avere 35 punti con 4 gare da giocare.
Nessuno isterismo ma tanto realismo. Se non vinci con Spezia e Benevento( ma forse ne basta solo una) e’ giusto andare in B.

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